Voyage au bout de la nuit: prima assemblea del PD Lazio


Sabato 15 marzo ho partecipato alla mia prima assemblea del PD Lazio. Come ho raccontato altrove, mi aspettavo di partecipare a un incontro in cui tutto era già sostanzialmente deciso, e invece non è stato così.

Come racconta molto bene un’altra matricola, Agatino Grillo (a cui rimando per i fatti), l’elezione del Presidente è avvenuta tra mille contrasti, e quella della Direzione è rimandata a una prossima seduta.

Tutto questo non mi è piaciuto. Anche se sono per natura ed esperienza molto empatica con le esigenze delle minoranze, trovo che non ci sia niente di democratico nell’impedire i lavori di un’assemblea, o nel pretendere di eleggere un presidente se non si hanno i numeri.

Stare in minoranza è difficile (lo so bene), ma la democrazia viene prima e “fare caciara” non è certo lo strumento più efficace per far valere le proprie ragioni (ammesso che ci siano, e che non siano inconfessabili come si ventila qui).

Insomma, primo inizio abbastanza fallimentare, ma non ci scoraggiamo. Alla neo eletta presidente, Liliana Mannocchi, vanno comunque i miei auguri di buon lavoro.

 

Pronti, partenza, via!


Hundreds of swimmers take part in the "TIl 16 febbraio scorso, nel Partito democratico, abbiamo eletto il nuovo segretario per il Lazio e l’assemblea regionale. Sono stata eletta anche io (insieme a molti altri!), e domenica prossima parteciperò alla prima riunione dell’assemblea, convocata con un ordine del giorno pubblicato qui
E’ la prima volta che sono eletta in un organismo di questo tipo e non so bene cosa mi aspetta. Quando ho accettato di candidarmi, a sostegno di Fabio Melilli, mi sono detta che, alla peggio, avrei usato questa esperienza per capire meglio come funziona il partito, e gettare un po’ di luce su meccanismi e strutture che ho sempre trovato un po’ opachi.
Quindi, eccomi qua. Le elezioni ci sono state, la prima assemblea è convocata ed è arrivato il momento di passare dai propositi ai fatti.
Prima le informazioni, per i non addetti ai lavori. L’ordine del giorno riguarda, come prevedibile  la proclamazione dei risultati, nonché l’elezione del presidente dell’Assemblea, del Tesoriere, della Direzione regionale e della Commissione di Garanzia.
A leggere lo Statuto (qui),  è chiaro che in questa riunione serve a completare la definizione di quelli che sono gli organi statutari del PD Lazio, ovvero:  
 
  • il Segretario (Fabio Mellili, eletto direttamente, il 16 febbraio scorso, da iscritti ed elettori),
  • l’Assemblea (composta da me e altri 199 candidati, eletti sempre durante le primarie del 16 febbraio in liste bloccate e collegate ai candidati),
  • la Direzione regionale, composta da un massimo 120 persone (che verranno elette domenica dall’assemblea, con metodo proporzionale) e integrata da tutta una serie di membri di diritto (alcuni di natura politico-partitica – presidente assemblea ecc. – altri di natura politico-amministrativa: sindaci, consiglieri regionali  ecc. ecc.).
  • il Presidente (eletto con voto palese dall’assemblea. La presidente uscente credo fosse Marta Leonori – candidata sconfitta da Gasbarra alle scorse primarie e rivelatasi poi non particolarmente incisiva),
  • il Tesoriere  e la commissione di garanzia (eletti sempre dall’assemblea, domenica).
Il segretario è poi affiancato da una Segreteria. un organo collegiale non elettivo ma nominato dal segretario stesso, e composto da un max di 15 persone (da statuto, non so se saranno di meno). La composizione delle segreteria deve essere comunicata alla Direzione (non all’assemblea), quindi immagino non se ne parlerà domenica.
E ora le riflessioni, che forse andrebbero fatte dopo (ma io sono una che ha fretta e quindi mi butto, e poi in caso mi correggerò). Dato che domenica eleggeremo sia il presidente che la commissione di garanzia (i cui membri sono proposti dal presidente), mi sembra abbastanza chiaro che ci riuniremo sostanzialmente per ratificare decisioni già prese, e la cosa non mi scandalizza (un organo di 200 membri non può essere operativo, e non nei tempi di una riunione).
Tuttavia, un po’ di cose sembrano essere realmente cambiate e io mi auguro che Fabio Melilli (che – devo dire – mi convince) abbia un approccio realmente innovativo alla gestione del PD Lazio.
Sarebbe utile, per esempio, che i membri dell’assemblea venissero usati per il valore che hanno (ovvero per le loro competenze individuali e la capillarità dei loro rapporti con il territorio) non solo per formare le solite commissioni o gruppi di lavoro, ma per creare finalmente una rete di coordinamento e confronto fra il centro e i circoli diffusi sul territorio. Quei circoli di cui tutti parlano ma che di fatto sono tagliati fuori dalla elaborazione politica regionale e nazionale.
Il momento complesso che viviamo lo richiede, gli strumenti ci sono, lo spirito – mi sembra – anche. Vedremo.