Quando i social media diventano di massa


Il versante conversazionale è il vero petrolio sociale offerto dalla rete.

la mutazione nella connessione

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Osservare oggi la realtà dei social media in Italia significa confrontarsi con la loro mainstreamizzazione.

Questa è il prodotto di un accesso sempre più di massa a cui è corrisposto un uso sempre più “normalizzato” degli ambienti digitali. Fino a qualche anno fa ci sembrava che la condizione naturale di queste realtà fosse il loro essere aperte ad una continua sperimentazione, il loro essere in “beta permanente”, dicevamo, Anche dal punto di vista dell’uso da parte degli utenti.

Oggi questa condizione è diventata sempre più una nicchia evolutiva: l’eccezione e non la regola. La normalità è invece costituita dalla parte emersa, quella che si mostra con tutta la sua auto-evidenza nella nostra esperienza quotidiana, e che mostra come ci sia una centralità dei linguaggi televisivi che ha assorbito logiche e dinamiche della connessione. Ne abbiamo discusso al festival di cultura digitale MedioEra con Antonio Pavolini e Alessio Jacona di come l’uso…

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E’ vero, il sessismo è degrado. E guardate dove porta.


Sono sempre molto grata a chi affronta e sviscera questi problemi al posto mio.

La Zitella Felice

Voglio parlare di due fatti, oggi, che in realtà sono collegati tra loro solo da un filo. Parlerò di due donne diversissime tra loro per vita ed esperienze e mi sono trovata a fare un’associazione di idee, che è quella che vorrei denunciare.

Partiamo con una donna di successo: la modella Emily Ratajkowsky. Per intenderci, è quella bella ragazza che – ahimé – abbiamo ammirato nella parte della bambolina senza cervello nel video dell’odiatissima “Blurred Lines”. La ragazza – oltre a salire all’onore della cronaca per il fatto che è così magra da avere in mezzo alla panza una bruttissima linea da affamata in Biafra che i modaioli stanno cercando spacciarci per nuovo MUSTHAVE dell’estate – ha altresì una pagina FB ufficiale che è stata presa di mira da una marea di italioti tutti provenienti dalla stessa pagina facebook, che ha a che fare col degrado e che se proprio…

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Rifugiati: un tema di politica locale


Foto studenti Il FaroIl tema dei rifugiati è anche un tema di politica locale.

Da tempo infatti il governo centrale sta faticosamente e, credo opportunamente, studiando soluzioni per governare il fenomeno in un’ottica sempre meno emergenziale e più strutturale, riducendo i rischi di segregazione e ampliando il numero di soggetti coinvolti.

E’ questa, a voler essere positivi, la logica che sottende la lettera inviata il 5 maggio 2015 dal Prefetto di Roma Gabrielli a tutti i sindaci della Città metropolitana di Roma, fra cui quello di Rignano Flaminio.

Tuttavia, se vogliamo che questo tentativo sia coronato da successo è necessaria, una volta di più, la partecipazione delle comunità locali.

Solo se avremo tutti una comprensione chiara dei fenomeni e delle soluzioni potremo partecipare attivamente a questo processo, vincendo la tentazione – avvertita da molti – di chiuderci all’accoglienza, negando l’evidenza di un fenomeno inarrestabile e comportarci in modo contrario ai valori della nostra cultura democratica e religiosa.

Per questo, in un articolo per il Nuovo di luglio, ho cercato di descrivere, pensando in primo luogo a me stessa, il funzionamento del sistema di accoglienza, con tutti i suoi limiti e potenzialità.

Questo articolo mi ha dato anche l’opportunità di dare voce alle storie di due persone, fra le migliaia, che hanno cercato rifugio nel nostro paese, scoprendo grazie a loro l’esistenza di realtà costruttive come La Fondazione Il Faro di Susanna Agnelli (da cui è tratta la foto).

L’articolo pubblicato sul Nuovo è scaricabile qui (in pdf) Rifugiati


A questi link, invece, le “fonti” su cui si basano molti giudizi e cosiderazioni

  • Sulla corruzione negli Sprar a Mineo e in Sicilia:

 

 

Aggiornamento 5.0 sulla Cookie Law: Il Garante ha confermato la mia teoria. Il caso WordPress.com e’ chiuso.


Ci sarebbero molti commenti da fare su questa storia, e sull’inadeguatezza di tante previsioni normative, che spesso finiscono con creare obblighi formali piuttosto che risolvere problemi.
Comunque, qui un approccio e informazioni pratiche per chi ha dei blog sulla piattaforma wordpress.com.

Angelo Cerrone

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In data 5 giugno 2015, il Garante ha rilasciato sul proprio portale nuovi chiarimenti che mettono fine alla vicenda Cookie Law, almeno per quanto riguarda la piattaforma WordPress.com

Leggendo l’ informativa(leggi qui)si evince che la responsabilità in merito ai cookie utilizzati sulla piattaforma ricade esclusivamente sulla società che gestisce Wordpress, ossia Automattic e non sui singoli utenti.

Tutto ciò l’ avevo anticipato il 14 maggio in un articolo(leggi qui)che aveva riscosso un enorme successo. Naturalmente ciò aveva scatenato le gelosie di alcuni utenti che per “vendetta”mi avevano accusato di superficialità e di divulgazione di informazioni non veritiere.

A distanza di un mesetto, il Garante ha confermato la mia teoria e questo implica che coloro che hanno divulgato informazioni terroristiche per generare visualizzazioni escono sconfitti da questa vicenda, mentre il sottoscritto ne esce a testa alta. I sassolini dalle scarpe si tolgono con le…

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Inaugurazione sede Avis a Montelarco


Sabato ho assistito alla cerimonia per i festeggiamenti del venticinquennale dell’Avis a Rignano Flaminio, con l’inaugurazione della nuova sede presso Montelarco.
Le sensazioni che me ne restano sono tante. Bello vedere i volti sorridenti dei soci fondatori. Bello visitare una struttura nuova e pubblica che, oltre ad essere la sede dell’Avis e della nuova ludoteca comunale, mi auguro diventi presto un punto di riferimento per chi, a Rignano-paese come a Rignano-Montelarco, vuole organizzare attività pubbliche, culturali o di altro tipo.
La necessità di avere “luoghi comuni” in cui incontrarsi è un po’ una mia fissazione. Alla nostra comunità mancano, e questo appena inaugurato a Montelarco è molto bello. Vedremo.

Comitato Cittadino di Rignano Flaminio

Avis Rignano Flaminio

E’ stata inaugurata ieri, 9 maggio 2015, presso il “Centro polivalente” di Montelarco, la nuova sede della sezione Avis. Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine,  i rappresentanti delle sedi Avis dei Comuni limitrofi, i fondatori della associazione Avis di Rignano Flaminio, il parroco di Rignano, don Augusto, molti  cittadini e tanti volontari attivi.

All’inaugurazione era presente anche il Sindaco, dott. Fabio Di Lorenzo il quale ha voluto rimarcare che talesindaco di rignano flaminio inaugurazione era un ulteriore segnale di coesione fra   periferie e paese.

L’Avis (Associazione volontari italiani sangue) è un’organizzazione che non si orienta con scopi di lucro. Essa è composta da persone che donano volontariamente, periodicamente e gratuitamente, il proprio sangue. Uno spazio adeguato e sicuro per uno dei centri raccolta sangue della medicina trasfusionale, che non va solo a vantaggio dei diversi donatori ma anche di coloro che – pur non potendo donare per motivi di inidoneità – collaborano…

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AAA Campione digitale cercasi


campioni digitaliLa rivoluzione tecnologica pone sfide e opportunità per l’economia e la società. Sfide e opportunità che, come sappiamo tutti, riguardano il mondo del lavoro, l’informazione, le relazioni fra le persone.

Per affrontare al meglio tale situazione, il governo ha nominato un “campione digitale” per l’Italia, le cui prime dirompenti iniziative sono stata la pubblicazione on line delle spese di tutti i Comuni italiani, ma anche il lancio di una rete di 8000 campioni digitali, uno per Comune italiano.

Due scelte (la pubblicazione dei dati e la creazione di una rete) molto significative. Digitale infatti non significa solo “informatizzare”, ma anche adeguare le strutture organizzative,  disintermediare, aprire e moltiplicare gli accessi alle informazioni, lavorare in rete piuttosto che in sistemi gerarchici rigidi.

Nell’articolo che ho scritto per il Nuovo di marzo (link in calce) ho analizzato la situazione nei Comuni dell’area della Conferenza dei sindaci, andando a guardare le spese, ma anche la mappa dei Campioni digitali.

Noi ancora non abbiamo nessuno che ci “rappresenti”, e forse è il caso di rifletterci. In un’area dalla vocazione economica incerta come la nostra, perdere anche il treno del digitale è forse una scelta che non ci possiamo permettere.

(L’articolo in pdf è qui:  campioni digitali)

Regione Lazio: open data, trasparenza, partecipazione


La pubblicazione di open data da parte di una pubblica amministrazione (ne ho parlato e scritto qui e qui) richiede certamente delle competenze tecniche, ma anche e soprattutto un radicale cambiamento di mentalità.

Significa analizzare il proprio lavoro in modo quantitativo, e quindi rigoroso e verificabile (accountable!), esporre i meccanismi e i criteri che sottendono le decisioni di politica pubblica, riconoscere ai cittadini il ruolo di collaboratori attivi e critici piuttosto che di semplici beneficiari finali delle propria attività.

Finora ho la sensazione che non sia sempre andata così, e che molti esperimenti di liberazione dei dati siano stati condotti sottovalutando la necessità di capire (e far capire a dipendenti e cittadini) questo cambiamento. Ci si lancia negli open data come in tante altre “mode”, magari approfittando di finanziamenti e sperati benefici reputazionali, ma senza inserirli in una visione strategica complessiva.

Anche se è un po’ presto per dirlo, la Regione Lazio sembra per il momento allontanarsi da questo pericolo. Ne è una prova questo interessante seminario (webinar) di un’ora in cui viene presentato il portale open data della Regione Lazio (di prossima pubblicazione) insieme alla collegata iniziativa di formazione Accademia Open data Lazio. L’iniziativa è rivolta ai dipendenti pubblici della regione Lazio e degli enti territoriali, anche se i seminari, una volta svolti, verranno  messi on line a disposizione del pubblico.

Tutti e quattro gli interventi sono interessanti. In particolare, per me, è molto significativo quello iniziale (del segretario generale) che anticipa alcune importanti novità sulla pubblicazione dei dati sulla sanità, e quello finale di Gianni Dominici (ForumPA) che spiega le criticità dell’operazione di liberazione dei dati.

Ora si tratta di fare sì che l’interesse strategico di questa opportunità di formazione (gratuita e a distanza) venga percepito anche dagli amministratori dei Comuni laziali (politici e dirigenti). Ci riusciremo? Ai posteri l’ardua sentenza.

Contr’ordine compagni, l’uomo nero non abita qui


In questi giorni sono scaduti i termini per l’impugnazione della seconda sentenza di assoluzione nel caso della Olga Rovere. Il caso dell'”asilo dei mostri ” si è quindi chiuso nel solo modo ragionevolmente possibile, con un’assoluzione di tutti gli imputati perché “il fatto non sussiste”.

Per celebrare questo avvenimento, segnalo un articolo de Il Post che tempo fa ha pubblicato una rassegna dei titoli di giornali nel 2007, curata da Claudio Cerasa. Vi assicuro che vale la pena di leggerlo.articoli

uomo neroAnche il libro scritto da Cerasa nel 2007, riletto ora contiene un sacco di informazioni interessanti. E’ acquistabile qui

La domanda che ci facciamo in molti è “chi ripagherà quanti sono stati ingiustamente coinvolti?”

La risposta è nessuno. In parte perché non c’è riparazione possibile per il tempo e le sofferenze subite. In parte perché nel nostro paese raramente chi sbaglia nelle istituzioni paga per il proprio errore.

Sarebbe bello se chi all’epoca ha giudicato troppo in fretta e senza elementi ammettesse il proprio errore e si impegnasse per evitare che tragedie del genere  si ripetano. Mi riferisco alle autorità politiche, mediche e scolastiche, ma anche ai giornalisti e a tante persone normali. Non credo succederà.